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Blog di libri e letteratura d'Infanzia

La Rivista di Babsy

20 anni del Forte di Bard in una mostra fotografica

Un tuffo nel passato attraverso le immagini e le testimonianze di chi c'è stato, con uno sguardo deciso verso il futuro, ha caratterizzato l'inaugurazione della mostra Storia di un'avventura. Forte di Bard 1999-2019. Fotografie di Gianfranco Rosselli, che si è tenuta ieri nella sala Archi Candidi, nella zona più alta dell' ex fortezza militare.
Articolo pubblicato sulla Gazzetta Matin del 18/03/2019
Il recupero del Forte
Il ventesimo anniversario dell' imponente recupero dell' inoppugnabile oppidum che nel 1800 ostacolò il passaggio di Napoleone, ripercorre il processo di un grande progetto di riqualificazione  e restauro attraverso le foto scattate, dal fotografo torinese Gianfranco Roselli. Un progetto partito nel 1999 grazie alla forte volontà e  alla professionalità di persone che fin da subito hanno creduto al successo di questa iniziativa.

Il rapporto con la luce come elemento naturale, per il mio vivere e per il mio lavoro, diventa anche simbolo spirituale che fa sì che si riesca a vedere oltre il visibile, il mio sforzo è quello di rendere visibili, quegli elementi immateriali, come il tempo, la luce ma che comunque esistono.

Gianfranco Roselli

La Clessidra: il tempo che ricomincia a scorrere

La mostra è rappresentata da 60 immagini in bianco e nero, di grande formato e impatto che raccontano i primi due anni del cantiere. Le foto erano destinate per il catasto – racconta Gianfranco Rosellima mi sono accorto che la situazione offriva diversi stimoli e ho declinato il lavoro per un altro scopo: ho capito che non doveva essere solo un racconto tecnico, ma dovevo preservare qualcosa di antico, che stava diventando qualcosa di nuovo. E' come la clessidra: il tempo che ricomincia a scorrere. Mi sono imbattutto in diversi ribaltamenti, tutto ciò che c'era prima, veniva sostituito in ciò che ci sarebbe stato dopo, con parallelismi capovolti. In questa mostra ci sono due prospettive: cosa si vede dal forte e cosa si vede nel forte. Un luogo che prima respingeva, adesso accoglie, una nuova vita. Tra le foto – continua Roselli – ci sono molti ritratti: i lavoratori che hanno lavorato alla ricostruzione, la dignità del lavoro attraverso le loro immagini. E poi quando fischiettavano mentre lavoravano, mi davano serenità.

Ero un uomo del Forte, un lavoratore tra i lavoratori, svolgevo il mio lavoro con la stessa modalità di chi vive all'aperto e alle intemperie, come appunto i muratori, i contadini, i marinai, immersi nel tempo esterno, come afferma Michel Serres nel suo concetto del tempo lungo, in contrapposizione al tempo moderno, sempre preso da scadenze immediate e dalla quotidianità tiranna.

Gianfranco Roselli

Lo spirito delle cose e delle persone
La società Finbard fu appositamente costituita nel dicembre 1996 per curare la realizzazione degli investimenti previsti dal piano operativo. I lavori partirono nel 1999. Si sentiva l'esigenza di un cambiamento significativo – commenta Paolo Giunti ex presidente di Finbard – e l'avventura è stata interessante perchè il suo successo è stato il risultato di un lavoro corale: hanno lavorato 500 persone, tutte bravissime. Roselli è riuscito ad estrarre lo spirito delle cose e delle persone senza neanche farsi vedere.
Dove e quando
La mostra è in esposizione nelle sale dell'Opera Ferdinando dal 19 marzo al 17 novembre ed è corredata dalla riedizione del volume Storia di un'avventura. 
 
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