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Blog di libri e letteratura d'Infanzia

La Rivista di Babsy

Biancaneve, la favola oscura addolcita dalla Disney. Il dettaglio che non ti aspetti

Il film live action di Biancaneve diretto da Marc Webb ha suscitato un acceso dibattito sin dal suo annuncio. Uscito nelle sale il 20 marzo, il film ha fatto parlare di sé più per le polemiche che per il suo successo al botteghino.

Il pubblico si è diviso su diversi aspetti della produzione, dalla scelta del cast alle modifiche apportate alla trama. Alcuni fan della Disney si sono lamentati per l’assenza di attori nei panni dei sette nani, mentre altri hanno criticato l’interpretazione di Biancaneve da parte di Rachel Zegler, giudicata troppo distante dal personaggio originale.

Tuttavia, la discussione più accesa si è concentrata sul budget elevato del film, circa 270 milioni di dollari, a fronte di un incasso globale inferiore ai 90 milioni, trasformandolo in un flop commerciale.

Ma di questo ne parleremo in seguito. Quello che invece ha anche suscitato il clamore intorno al film, è la curiosità di andare a scavare nell'essenza di questa fiaba, che com'è ampiamente noto è stata portata alla ribalta, nell'Ottocento, dai fratelli Grimm.
 

Biancaneve, la favola oscura addolcita dalla Disney. Il dettaglio che non ti aspetti

La versione originale: una fiaba macabra

Biancaneve è una fiaba che affonda le sue radici nella tradizione orale tedesca ed è stata resa celebre dai fratelli Grimm nel XIX secolo. La loro versione, pubblicata nel 1812, si discosta notevolmente dalle rivisitazioni moderne, risultando molto più cruda e violenta. Elementi come il desiderio di cannibalismo della regina (un dettaglio che avvicina la storia al genere horror), l’inganno mortale perpetrato per ben tre volte e la punizione crudele inflitta all’antagonista sono stati progressivamente attenuati nelle successive trasposizioni. La Disney, nel 1937, trasformò la fiaba in un classico dell’animazione, eliminando i dettagli più macabri e introducendo il celebre bacio del vero amore, oggi al centro di dibattiti sul consenso.

Ma quanto c’è di vero dietro la leggenda di Biancaneve? Diverse teorie hanno cercato di individuare le origini storiche della fiaba, attribuendola a figure realmente esistite. Tra le ipotesi più accreditate c’è quella di Eckhard Sander, storico tedesco che ha identificato Biancaneve con Margaretha von Waldeck, una nobildonna del XVI secolo morta in circostanze sospette. Secondo Sander, la giovane fu vittima di un avvelenamento, forse orchestrato per ragioni politiche. Un altro ricercatore, Karlheinz Bartels, ha invece suggerito che la fiaba sia ispirata alla vita di Maria Sophia Margarethe Catharina von Erthal, una baronessa del XVIII secolo la cui matrigna era nota per la sua severità. Entrambe le ipotesi contribuiscono a rendere ancora più affascinante il mito di Biancaneve, confermando come le fiabe abbiano spesso radici nella realtà.
 

(Foto: Disney Plus) - www.larivistadibabsy.com

(Foto: Disney Plus) - www.larivistadibabsy.com

Evoluzione di un Classico

L’evoluzione della storia di Biancaneve dimostra come le fiabe non siano entità statiche, ma cambino nel tempo per adattarsi ai valori e alle sensibilità delle epoche in cui vengono raccontate. Mentre la versione del 1937 rimane un punto di riferimento per il pubblico, il nuovo live action ha cercato di proporre una narrazione più moderna e inclusiva, con una Biancaneve più indipendente e determinata. Tuttavia, la reazione negativa del pubblico dimostra che il cambiamento non è sempre ben accolto, soprattutto quando si tratta di un classico così radicato nell’immaginario collettivo.

Nonostante le controversie, la fiaba di Biancaneve continua ad affascinare generazioni di lettori e spettatori. Che si tratti della versione oscura dei fratelli Grimm, della dolce reinterpretazione Disney o delle recenti rielaborazioni cinematografiche, la storia della giovane dal candido incarnato e dai capelli corvini rimane una delle narrazioni più amate della letteratura per l’infanzia. E forse è proprio questa sua capacità di reinventarsi a renderla immortale.
 

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