4 Novembre 2018
Il ginepro è una pianta (o albero o arbusto) che cresce spontanea fino a 1500 metri. Non ha una forma ben definita, bisogna saperla riconoscere dalle sue foglie aghiformi riunite per 3. Ogni bacca di ginepro (chiamata anche coccola) nasce verde per diventare nera e contiene 3 semi. Ma cosa si può fare con le bacche di ginepro?
Adesso te lo dico!
Quando arriva l'autunno tutte le piante assumono un colore giallastro o rosso, tranne il ginepro. Camminando per i boschi è facile riconoscerlo proprio per il suo colore sempreverde e per la sua aria come dire? "natalizia". Tant'è vero che la sua conformazione, tipicamente "cespugliosa", insieme alle sue bacche, ricorda dopo il pungitopo, se non l'albero di Natale, per lo meno un addobbo tipico del periodo. Il Ginepro che appartiene alla famiglia delle Cupressacee, si divide in 50 specie diverse, ma per tutte, rimane in primis una pianta aromatica dalle mille proprietà. Le sue bacche si vendono persino su Amazon.it.
A novembre noi andiamo alla ricerca delle bacche di ginepro! E' il periodo giusto, perchè passato ottobre con la raccolta delle castagne, nel mese della Festa dei Morti, possiamo dedicarci in tutta tranquillità, possibilmente nelle tarde mattinate di sole, alla ricerca di questi piccoli frutti. Non ne raccogliamo ovviamente a tonnellate! Una piccola manciata, senza esagerare!
Le bacche di ginepro hanno qualità curative:
Ecco la tisana di Ginepro e le pomate che trovi in E'l'ora della tisana con Babsy:
Il Ginepro, sia come rametto che con le sue bacche, è' un ingrediente aromatico molto usato nella cucina di montagna, soprattutto per accompagnare la selvaggina. Ma non solo. E' gradito anche in associazione con i formaggi.
In Valle d'Aosta per esempio, è famosa la Toma valdostana al ginepro e il Camoscio al civet (il camoscio si lascia macerare per alcuni giorni insieme al ginepro).
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