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Blog di libri e letteratura d'Infanzia

La Rivista di Babsy

Lo SPRAR a Champorcher: realtà di un piccolo paese di montagna

Con lo SPRAR a Champorcher nel dicembre del 2018, è stata accolta una giovane famiglia del Gambia: lui classe 1989, lei del 1990 e una bimba di 6 mesi e da quando sono arrivati, in paese è partita la gara di solidarietà.

Articolo  pubblicato sulla Gazzetta Matin del 18/02/2019 
La famiglia del Gambia e il supporto dei champorcherins 
Noi stiamo portando avanti questo progetto – commenta il sindaco Alice Chanouxe devo dire che sta funzionando molto bene: abbiamo tantissimi volontari che si occupano anche delle cose più banali, come per esempio accompagnarli a fare la spesa, oppure aiutarli a studiare l'italiano, anche se hanno già un docente che insegna loro la nostra lingua. Poi c'è anche chi li invita a pranzo o a cena o li porta anche solo a bere un caffè o li aiuta semplicemente con i trasporti. E' un bel gruppo, è un conivolgimento emozionale interessante e di sicuro, in una realtà come la nostra, molto piccola, riescono ad integrarsi molto di più. Nonostante il posto isolato tipico di montagna, con servizi ben lontani da quelli presenti in città, soprattutto per i trasporti, il percorso intrapreso da Champorcher, si sta rivelando meno anonimo che in altri posti. Ma una giovane famiglia arrivata dall'Africa, scappata dalla dittatura, che non parla bene l'italiano e arrivata tra le nostre  montagne, necessita di step da seguire. Lo SPRAR prevede attività sia per l'aspetto dell'integraione – aggiunge Flavia Tartaglione coordinatrice di L'Esprit à L'Envers s.c.s. e collaboratrice del progetto – sia la parte legata all' accompagnamento degli operatori, la conoscenza del territorio e la parte legata al lavoro. Per il ragazzo abbiamo già attivato un tirocinio come elettricista che lo vede impegnato quattro volte a settimana a Montjovet e ci stiamo già muovendo per fargli fare la patente di guida. La cosa principale è creare opportunità di lavoro, e lo scopo si raggiunge creando rete, creando contatti, questo è importante. La ragazza intanto sta a casa con la bambina che è ancora piccolina, ma sicuramente la coinvolgeremo in qualche  iniziativa locale e appena imparerà meglio l'italiano, farà un corso di cucina gambiana, in cui insegnerà ai residenti le specialità culinarie del suo Paese.

Speriamo che rimangano qui

Il percorso SPRAR prevede una prima fase di 6 mesi in cui si incomincia il percorso d'integrazione con il corso d'italiano e i tirocini. Poi hanno una possibile proroga di altri 6 mesi. Il dopo si vedrà. Noi speriamo che si stabiliscano qui – aggiunge il sindaco di Champorcher – è una famiglia in più, una bambina in più nella nostra scuola, è un arricchimento alla nostra comunità. Da agosto, mese in cui la precedente famiglia è andata via, fino a dicembre non abbiamo avuto nessuno. Poi sono arrivati loro e siamo felici di questo. Noi come comune insieme alla cooperativa  L'Esprit à L'Envers ci occupiamo dell'alloggio, delle manutenzioni ecc. Il comune di Champorcher inoltre, appena è partito il progetto, doveva avere sei posti con una casa da 4 e da 2, ma non siamo riusciti a trovare la seconda casa e quindi quelli in più, sono passati a Saint Vincent. Quindi noi attualmente rimaniamo con un tetto massimo di 4 persone con una casa a disposizione.  

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