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Blog di libri e letteratura d'Infanzia

La Rivista di Babsy

Le vere origini del Natale: tutto ciò che c'è da sapere

Cos’è il Natale? Perchè si festeggia? Se ti stai facendo queste domande sei nel posto giusto. Ho sempre cercato il significato reale di questa festività, che nel bene e nel male, coinvolge tutto il mondo: c’è chi lo odia, c’è chi lo ama. Quindi ho preso il Natale e l’ho analizzato con una lente di ingrandimento, proprio come fa il chimico con una sostanza misteriosa.

Insomma, tutti sanno che Gesù non è nato il 25 dicembre: c’è un motivo preciso per il quale si è deciso che questo giorno dell’anno dovesse rappresentare la nascita del figlio di Dio? Certo che si. E qui di seguito te lo dirò.

Rimane il fatto che oggi il Natale è la festa del consumismo (deplorevole) per i pragmatici e la festa della nascita di Gesù, per i cattolici. Ma sia le persone non religiose che quelli che "credono" forse non sanno che le loro affermazioni risalgono ad usanze arcaiche, che hanno a che fare sia con il consumo, sia con la nascita, ma soprattutto con la luce, proprio quella che noi tutti celebriamo, applicando le luminarie all’Albero di Natale. Ecco un breve resoconto sulle origini del Natale, c'è tutto quello che ti serve sapere:

Il sole immobile
Ogni anno il 21 dicembre la natura ci presenta il solstizio, ovvero ciò che letteralmente vuol dire <<sole immobile>>. Significa che la stella più grande della nostra galassia, a mezzogiorno raggiunge il punto più basso nel cielo, cessando di scendere rispetto all’equatore celeste. Per questo motivo nell’emisfero settentrionale avremo il giorno più corto dell’anno, quindi quello con minor luce solare in assoluto. Fin dalla notte dei tempi, questo periodo dell’anno è stato celebrato con luci, vegetazione sempreverde, fuochi e riti specifici per festeggiare il ritorno del sole: l’inizio del nuovo ciclo solare che incomincia il giorno seguente, accompagnato da 12 costellazioni (i discepoli?), quindi la sua rinascita

Il 25 dicembre nella Roma Imperiale veniva celebrato il culto del Sole Invitto.  Per l'esattezza si adorava Mitra, un'antica divinità del Medio Oriente associata al dio Sole, nato anch'egli da una Vergine.
L’adorazione del Dio Sole fu introdotta sotto l’imperatore Elagabalo nel 220 e sotto Aureliano, precisamente nel 274, divenne ufficiale e totalmente legato alla qualità della vita imperiale, al suo benessere materiale e spirituale. Le origini del Natale quindi risalgono a tantissimo tempo fa, ancora prima della nascita di Cristo.
 
Un fedele accanito di questo culto fu proprio Costantino, che continuò per anni a mantenere l’immagine del sole sulle monete romane anche dopo l’Editto di Milano nel 313. 
 
Poi ad un certo punto, così come accadono le cose in maniera naturale, accadde che la data 25 dicembre, quando il Cristianesimo cominció a divulgarsi, divenne la data di nascita del figlio di Dio, sostituendola di fatto, con quella del culto del Dio Sole.
 
Le calende, che erano il primo giorno di ogni mese del calendario romano a ciclo lunare, a gennaio, rappresentavano la festa di Capodanno. Era un periodo di festa, pieno di luci, strenne e fogliame. Vi erano eccessi di generosità da parte dell’Imperatore, divertimenti eccessivi e travestimenti con pelli di animali o con abiti di sesso opposto.
 
Cose che fecero inorridire la Chiesa, che cercò di contrastare questa usanza con il Concilio di Tours.
 
Con il passare del tempo però, l’idea del divertimento ricominciò ad affermarsi, soprattutto nel Medioevo quando ormai il Natale prendeva la forma puramente teologica, molto vicina alla forma religiosa che oggi conosciamo. Si incomincia a festeggiare la nascita di Gesù come bambino umano.
 
Il  Dio Sole a quel punto, collegato al 25 dicembre, non  era che un vecchio ricordo.
 
Le vere origini del Natale: tutto ciò che c'è da sapere
Il Natale e la Natura
Alla fine, anche se oggi non sembra così, c’è sempre la Natura dietro ogni cosa. Anche dietro il Natale.
Che sia vissuta come un'usanza religiosa, consumistica, materialistica o goliardica, il Natale ha un forte legame con la Natura.
 
L’albero di Natale è l’indizio più evidente ed è anche l’emblema di questa festa. Fare l’albero di Natale infatti è un rito  che la maggior parte di noi, ripete ogni anno. Perché?
 
La risposta si trova ancora una volta nella storia. Torniamo al sole: durante le celebrazioni del solstizio d’inverno c’era sempre la presenza della vegetazione.
 
Le piante sempreverdi infatti, avevano il significato simbolico di speranza, come per dire: adesso è inverno, fa freddo e la terra è sterile, ma tornerà ad essere di nuovo fertile. Una speranza di sopravvivenza! Tutto si ricollegava ai doni della terra, ciò che la Natura offriva all’uomo per nutrirlo e mantenerlo in vita!
 
Tuttavia queste piante sempreverdi erano così tanto usate nei riti romani ed egiziani, che i primi cristiani cominciarono a storcere il naso. Rappresentavano il peccato e chi le teneva in casa, non veniva visto di buon'occhio. Furono persino condannati dai concili ecclesiastici.
 
Ma anche in questo caso alla fine il paganesimo la ebbe vinta. Grazie a papa Gregorio, tutti i tipi di piante usate dai pagani furono adattate ai riti cristiani. Per quieto vivere? Perché era praticamente impossibile sradicare dalla memoria usanze di questo genere? La prima pianta in assoluto ad essere adottata per decorazioni cristiane fu l’alloro. L’alloro, come simbolo della vittoria nel mondo classico prima e come simbolo della vittoria di Gesù sul peccato e la morte, dopo. Semplice, il gioco era fatto. Da qui all’  abete rosso e alla sua consacrazione come albero di Natale, il passo è breve. 
 
Le vere origini del Natale: tutto ciò che c'è da sapere
Quando si avvicina il Natale, quindi ricordiamoci che è una festività che esiste da sempre. Esiste da quando, i primi uomini sulla terra, alzarono lo sguardo sulla volta celeste. Non possiamo farci niente!
 
Che tu sia religioso o meno, che tu sia il Grinch o il folletto di Babbo Natale, il Natale è questo.
 
Spero di averti dato lo spunto per interpretarlo a modo tuo, come più ti si addice.  Il solstizio d'inverno arriverà anche quest'anno...e anche se il cibo lo prendiamo al supermercato e la luce ci arriva grazie all'elettricità, il sole è l'unica cosa che è rimasta uguale ed  è sempre il sole!
 
Certo adorare il sole oggi, sarebbe una cosa ridicola, (commenti a parte per chi adora altre cose), ma basterebbe ricordare che la natura è l'unica cosa che ci tiene in vita e  sarebbe utile per tutti noi, rispettarla un po' di più. Eppure non sembra così difficile capirlo.
 
Leggi Il Canto di Natale in 1.000 parole qui.
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